Voce del verbo amore
Sinossi
Francesca e Ugo hanno trentacinque anni e sono sposati da dieci. Vivono a Roma e hanno due figli. Ugo fa l’architetto e spera di diventare associato nell’importantissimo studio dove lavora. Francesca è comproprietaria di un bizzarro vivaio nel cuore di Trastevere e restaura piccoli giardini, terrazze e giardini pensili. La sua socia Gioia, molto vivace e sua coetanea, è divorziata da un paio d’anni ed è prodiga di singolari e contraddittori consigli sull’amore. La vicenda prende avvio dalla separazione tra Francesca e Ugo.
Recensione
Una coppia che strappa l’applauso. Lo schema è il solito: si amano, si lasciano, si riprendono. Il soggetto di Maurizio Costanzo, però, e la sceneggiatura che insieme a lui ne ha ricavato Andrea Manni, svolgono questo schema con tale vivacità e così godibili elementi da trasformare il consueto quasi in nuovo, favorendo ad ogni svolta del racconto una osservazione ora divertita ora partecipe, un occhio sempre attento alle evoluzioni cui via via vanno incontro i due protagonisti.
Gian Luigi Rondi Il Tempo