Cose dell’altro mondo
Sinossi
Mettiamo una bella, civile e laboriosa città del Nord Est. Mettiamo che questa città abbia una percentuale alta di lavoratori immigrati, tutti in regola e ben inseriti. E mettiamo, per esempio, che un buontempone d’industriale si diverta a mettere quotidianamente in scena un teatrino razzista: iperbole, giochi di parole, battute sarcastiche, tutte, ma proprio tutte, così politicamente scorrette da risultare esilaranti. Mettiamo che un giorno il teatrino si faccia realtà, che gli immigrati, invitati a sloggiare, tolgano il disturbo. Per sempre.
Recensione
Si può ridere dell’immigrazione? Con ‘Cose dell’altro mondo’ Francesco Patierno ci prova e ci riesce, rendendo in immagini i mugugni e i desideri di tanta gente e di tanti politici ansiosi di restituire l’Italia agli italiani. (…) È una favola, si ride. Ma che paura!
Maria Pia Fusco La Repubblica